
Per Sebastian Vettel la polemica sulla mancanza di sorpassi in F1 è diventata ormai un refrain noioso, motivo per cui paddock e tifosi dovrebbero cominciare ad accettare l’esistenza di gare senza ruota a ruota all’interno di stagioni lunghe come mai in passato.
In realtà, ragioni per storcere il naso ce ne sarebbero. Secondo i dati forniti dalla Pirelli, il 2017 è stato l’anno peggiore di epoca DRS in termini in manovre andate a buon fine. Il fornitore unico di pneumatici ne ha infatti contate appena 435. Un calo del 49% rispetto al 2016 e alle sue 21 corse, una in più del campionato appena terminato, quando erano state 866.
“Spero che ci si possa dare tutti una calmata. Alcuni GP sono stati poco avvincenti, e allora? Sinceramente non vedo il problema”, ha affermato il vice campione del mondo a Motorsport.com. “Non credo ci sia bisogno di segnare record ogni round. E’ vero che è irritante non riuscire a portare a compimento un passaggio, soprattutto se si è veloci e giusto alle spalle dell’avversario, tuttavia farcela resta ancora un godimento dentro e fuori l’abitacolo”.
“Ciò che voglio dire è che superare un competitor non dovrebbe essere un regalo”, ha aggiunto il 30enne di Heppenheim. “Di conseguenza andrebbe tollerato se uno o due appuntamenti non hanno grossa azione”.
Il pensiero di Ricciardo
Della medesima opinione anche il #3 della Red Bull. “Alcuni tracciati complicano la vita, inoltre se le monoposto più grandi sono più belle e garantiscono maggiore downforce e aderenza, dall’altro lato hanno tolto spazio e aria pulita a disposizione per avvicinarsi”, ha argomentato Daniel.
La sentenza di Hamilton
A questo proposito si è espresso pure Lewis che ha ammesso di augurarsi un 2018 migliore. “Vorrei che i sorpassi venissero agevolati. Oggi non è semplice stare in scia ad un’altra macchina. In fin dei conti sono le lotte ravvicinate a rendere il nostro sport eccitante da seguire”, la conclusione del fresco quattro volte iridato della Mercedes.
Chiara Rainis