
La nave da crociera resta ferma nel Mar del Giappone. Una donna italiana, ospite, racconta su facebook cosa accade, un vero diario di bordo
La Diamond Princess è la nave da crociera ferma nella baia di Yokohama, in Giappone, a causa dei contagi. Ora sono saliti a 130. A della nave bordo ci sono ancora quasi 3.700 persone, tra cui 35 italiani: 25 di loro sono membri dell’equipaggio, incluso il comandante Gennaro Arma. Tutte le persone a bordo dovranno rimanere sulla nave in stato di quarantena almeno fino al 19 febbraio. Oggi sulla Diamond Princess, oltre alle naturali preoccupazioni, c’è anche il problema di vincere la noia. I social sono una valvola di sfogo per molti di loro. Per esempio, un’italiana, come una viaggiatrice degli inizi del secolo scorso, ha trovato un modo romantico.: tenere un diario sul proprio profilo Facebook con tanto di foto e video.
La testimonianza via facebook dalla nave da crociera
Roberta, di Pozzallo nel Ragusano, utilizza su questo social network un nickname, Allegra Viandante, dal cui profilo racconta questa esperienza: «Ogni anima su questa nave è provvista di un termometro personale da usare e auto testarsi ogni 4 ore informando subito l’equipe medica, nel caso in cui la temperatura corporea superi i 37,5 gradi», scrive in un post. «Si continua incessantemente a testare le persone, a oggi altri 336 campioni sono stati prelevati», prosegue per attenuare la sua snervante attesa di poter ritornare a casa. «Ho paura che la marea stia arrivando al suo picco. La speranza è che finalmente la parabola cominci a scendere e che i casi comincino a scemare fino ad azzerarsi. Anche questo, come per ogni dolore o avvenimento brutto deve fare il suo corso». Sfoghi affidati alla Rete. «Come ho scritto ieri, altre 6 persone sono state messe in quarantena e trasportate nelle strutture giapponesi qualificate per essere curati. Il motivo per la quale ritorno sull’argomento è perché, purtroppo 5 di queste persone sono parte dell’equipaggio, che portano il numero delle infezioni al bordo della nave per un totale di 70 — scrive Roberta — Tra questi cinque membri dell’equipaggio non ci sono italiani, 4 sono di nazionalità filippina, uno di nazionalità americana e uno di nazionalità ucraina. Il ministro della sanità giapponese ha annunciato che nessuno di loro ha mostrato sintomi evidenti e che pertanto non c’è nulla di cui preoccuparsi».

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