
Venti bambini infettati da vermi a scuola vicino Napoli. Vittime bambini e ragazzi dell’istituto comprensivo Parini Rovigliano di Torre Annunziata
Secondo una prima ricostruzione, i colpevoli sono i parassiti Ascaris lumbricoides, vermi lunghi tra i 15 e 40 centimetri che invadono il soggetto ospite attraverso l’assunzione di acqua, cibo o altri oggetti contaminati dalle feci del soggetto infetto. Il contagio è rapido: le uova si schiudono e diventano larve che viaggiano attraverso il flusso sanguigno e raggiungono altre parti del corpo. I sintomi che si manifestano, invece, possono portare ad un’ostruzione intestinale, febbre, respiro affannoso e perdita di appetito. Il trattamento medico richiede la somministrazione di medicinali per tre settimane circa. Due sono le ipotesi più accreditate per l’avvio dell’infezione: la prima potrebbe essere legata al passaggio dagli animali – i cani domestici in particolare – ai bambini. La seconda, invece, sarebbe da collegare al fenomeno di esondazione del fiume Sarno avvenuta il 19 dicembre scorso a seguito di importanti piogge. Il corso d’acqua, carico anche di reflui fognari, straripando avrebbe contaminato le terre, coltivate con i classici prodotti natalizi della tradizione, come la minestra tra tutte.
Vermi a scuola, i provvedimenti
Ieri mattina c’è stata una riunione di emergenza negli uffici comunali di via Schiti, tra il sindaco Vincenzo Ascione, la dirigente scolastica Maria Antonietta Zeppetella Del Sesto, i responsabili Asl Adele Carotenuto e Francesco Fanara e una delegazione di genitori. Il fenomeno dei vermi a scuola si sarebbe manifestato appena di ritorno dalle vacanze natalizie. Il condizionale è d’obbligo perché probabilmente i primi casi non sarebbero nemmeno stati notati in tempo, segnalati e avviata la profilassi del caso.

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