Il ricercatore italiano spiega la nuova soluzione italiana per bloccare il virus dell’Hiv e fermare la minaccia dell’Aids
Nuove ipotesi di ricerca per la lotta all’Aids. Protagonista un italiano, ricercatore ad Atlanta. Come spesso accade i cervelli italiani devono, però, andare fuori dal paese per esprimere il loro genio. Per eliminare il virus, infatti, non bastano le terapie ma bisogna risvegliarlo. Lo scopo è praticamente una vera e propria nuova cura dell’Aids, come racconta a Wired.it Guido Silvestri, ricercatore italiano della Emory University di Atlanta: “Uscire dalla latenza è fondamentale sia per riconoscere le cellule infettate – se il virus è latente la cellula non può essere riconosciuta – che per eliminare questa cellula con meccanismi immunologici, quali anticorpi e cellule killer”. Di fatto, continua il ricercatore, farlo significa produrre “un certo livello di attivazione della cellula infettata, che di solito è un linfocita CD4”. E possono esistere modi diversi per farlo come mostrano oggi i due studi su Nature, condotti in vitro e nei modelli animali, come topi con hiv e macachi infettati dal simian immunodeficiency virus (Siv), un virus parente dell’hiv che infetta i primati sotto terapie antiretrovirali. Il messaggio centrale del nostro lavoro è che la latenza sembra essere mantenuta, sia in vivo, ovvero negli animali, che in vitro, da una interazione tra le cellule infettate, i linfociti CD4+, ed un altro tipo di cellule del sistema immunitario, i linfociti CD8+. Questo è un messaggio del tutto nuovo che cambia e migliora il nostro modo di capire il fenomeno biologico della latenza”.