Remi Taffin, responsabile del motore Renault in F1, stila una classifica della potenza: Ferrari in testa, davanti al propulsore francese e al Mercedes

La Mercedes rimarrà anche la macchina da battere in Formula 1, ma il suo motore no. È la convinzione di Remi Taffin, responsabile dei propulsori Renault, che analizzando le misurazioni raccolte dal Gps ha provato a stilare una classifica della potenza delle power unit impegnate nel Mondiale. Rivelando una gerarchia davvero a sorpresa: il più potente di tutti sarebbe il Ferrari, e fino a qui non ci sono dubbi, seguito però proprio dalla Renault e solo al terzo posto dalla Mercedes.
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“Vediamo una battaglia ravvicinata tra Mercedes e Ferrari in termini di prestazioni del motore”, ha spiegato ai microfoni della rivista specializzata tedesca Auto Motor und Sport. “La Mercedes è un po’ dietro a noi, la Ferrari un po’ avanti. La Honda è un passo indietro. Ma non parliamo più di margini di 50 kW. Tra Ferrari, Mercedes e noi si tratta di 5-10 kW di differenza, e forse la Honda è 15-20 kW in ritardo”.
Le polemiche sul motore Ferrari illegale
A proposito di Ferrari, però, anche il costruttore francese, come la Honda e la Mercedes, ha avanzato dubbi sulla presunta illegalità del motore utilizzato nella scorsa stagione da Maranello, solo che a differenza dei suoi rivali non ha voluto alimentare la polemica pubblica sulla stampa.
“Non siamo rimasti zitti, semplicemente non ne abbiamo parlato pubblicamente”, ha spiegato Taffin. “Abbiamo sporto richieste di chiarimento alla Fia regolarmente, solo che non le abbiamo rese pubbliche. Ma, nel caso della Ferrari, gli altri team (Red Bull e Mercedes, ndr) hanno deciso differentemente”.
Secondo il boss della Renault, gli interrogativi rivolti alla Federazione internazionale dell’automobile riguardo alla corretta interpretazione dei regolamenti tecnici non hanno rappresentato una mossa straordinaria: “A volte ti viene un’idea che potrebbe darti un vantaggio”, spiega, “ma non sei sicuro se stai interpretando correttamente il regolamento, perciò chiedi un chiarimento. Se la Fia è soddisfatta, non viene reso pubblico, così teniamo il vantaggio per noi”.
