Filtrano indiscrezioni sulla nuova Mercedes 2020, la W11: manterrà equilibrio e gestione delle gomme con meno carico aerodinamico ma più potenza

Persino un team che ha vinto sei titoli mondiali piloti e costruttori consecutivi può migliorarsi. Anzi: deve, se vorrà mantenere il suo dominio sulla Formula 1 attuale. Parliamo della Mercedes, che nonostante il suo palmares incredibile ha ancora dei margini di miglioramento, dal punto di vista tecnico. Che gli ingegneri anglo-tedeschi intendono sfruttare nel progetto della nuova W11, rendendola così ancora più competitiva che mai.
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Le direzioni di sviluppo sulle quali si sta lavorando nel quartier generale di Brackley le rivela Paolo Filisetti, esperto di tecnica della Gazzetta dello Sport, nel numero odierno del quotidiano. Il punto di forza della Freccia d’argento, finora, è stato il carico aerodinamico che era in grado di generare, e che gli permetteva di portare alla perfetta temperatura di esercizio le gomme Pirelli. Questo aspetto verrà ovviamente mantenuto anche nell’ultimo modello della monoposto.
Così la Mercedes 2020 migliorerà ancora
Dove invece la Mercedes può ancora crescere è sul motore, che per anni ha rappresentato la risorsa più importante della sua vettura, ma che nel corso del 2019 è sembrato pagare qualcosa nei confronti dei propulsori rivali Ferrari e Honda. L’obiettivo del reparto tecnico della Stella a tre punte, dunque, è quello di ridurre leggermente la sua deportanza, cercando di non compromettere l’equilibrio e la gestione degli pneumatici, ma di incrementare di pari passo la velocità di punta sul rettilineo.
Per raggiungere questo risultato non basterà lavorare su aerodinamica e motore: “A livello dinamico mantenere lo stesso equilibrio e sfruttamento delle gomme, dato l’obiettivo di riduzione del carico, è un’alchimia complessa in cui le sospensioni sono determinanti”, scrive Filisetti sulla Rosea. “Indicativi, quindi, il test e la successiva adozione a Sochi di un terzo elemento anteriore meccanico, con molle a tazza. Per quanto riguarda la nuova power unit, l’obiettivo è chiaro: più potenza del motore endotermico e maggiore efficienza dell’Ers, per riprendere la leadership dei propulsori”.
