
E’ un piatto tradizionale la carbonara ma è anche un piatto moderno per la sua semplicità e al contempo la sua efficacia: sfama con gusto chiunque la sappia fare davvero. Infatti, anche se la ricetta prevede soltanto 5 ingredienti (pasta, uova, pecorino, pepe e guanciale) cucinarla non è roba da tutti e a Roma a riguardo non si scherza affatto.
Giustamente, quindi, chi non sa prepararsela oppure la prepara alla bell’e meglio oppure chi non è di Roma può voler provare la “meglio” carbonara di Roma anche se forse dovremmo dire la “mejo” in perfetto romanesco.
Infatti, a Roma la carbonara si mangia dappertutto però non è sempre ugualmente buona cioè non è sempre aderente alla ricetta tradizionale: c’è chi ci aggiunge ingredienti qua e là un pò per convinzione un pò come ausilio a un gusto che sennò latiterebbe. Panna, latte, pancetta al posto del guanciale oppure il parmigiano con o al posto del pecorino: bestemmie per molti cuochi amatoriali e non.
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La “meglio” carbonara di Roma la mangi a casa tua. Ma se non sei “de Roma”?
Solito adagio un pò scontato: la miglior carbonara la mangi a casa tua. Tuttavia, un pò non è più vero visto che si cucina tendenzialmente molto meno che in passato; un pò non tutti c’hanno casa a Roma. E quindi?
L’imbarazzo della scelta è per alcuni dei posti più acclamati: da Agustarello a Testaccio, Da Enzo a Trastevere, l’Osteria Bonelli a Torpignattara e Da Cesare al Casaletto e il Girasole alla Garbatella di Massimo Dante che ha dichiarato a Il Foglio: “Non devi avere malumori per cucinare bene. Quando ti metti ai fornelli devi lasciare fuori ciò che non va”.
