Sebastian Vettel riflette sulla sua carriera in F1 e nonostante i quattro titoli iridati conquistati con la Red Bull riconosce che non sarà mai valutato come Schumacher.

“Anche qualora dovessi riuscire ad aggiudicarmi un quinto mondiale di F1, il mio primo con la Ferrari, so molto bene che sarò un eterno numero due, soprattutto nel mio Paese, per quel che concerne il Circus“, la confessione di Vettel riportata da F1i.com.
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“Per me però non è un problema“, ha proseguito Sebastian. “Vincere con la Rossa resta la mia priorità, tuttavia sono cosciente che la possibilità di farcela decresce man mano che passano le stagioni e le nuove generazioni si affacciano tentando di farsi largo in uno sport dominato da tempo dalla Mercedes e da Lewis Hamilton“, il velato riferimento al suo giovane compagno di squadra Charles Leclerc, affamato di successi e di ribalta.
“Non è facile trovarsi al posto giusto nel momento opportuno nella nostra serie, ciò nonostante Schumi fu in grado di perseverare e aspettare ben cinque campionati prima di portarsi a casa la coppa con il Cavallino“, ha considerato cercando di darsi morale ed auto-convincersi che la storia può ripetersi. “Da lì in avanti le sue prestazioni sono state uniche. E’ sicuramente il nome che più ha segnato la F1 e in generale l’automobilismo germanico. Tutti quelli che sono arrivati dopo non possono che accodarsi e io lo capisco“.
Approdato a Maranello nel 2015, quella che scatterà a marzo sarà la sesta replica in rosso di Seb.

Chiara Rainis