Sono in forte ascesa i numeri dei soggetti che hanno contratto l’influenza ed al momento la regione più colpita è il Friuli Venezia Giulia: settantacinque casi accertati di cui due gravi.

Sale l’allerta influenza: stando a quanto riportato da Il Gazzettino, solo in Friuli Venezia Giulia i casi accertati sarebbero 75 di cui 2 classificati come gravi, ricoverati uno all’ospedale di Udine e l’altro a Pordenone. Secondo gli ultimi rapporti Influnet nella sola regione si sarebbero registrati 3,74 casi ogni mille assistiti ed il picco massimo di contagio è previsto per le prossime settimane.
Influenza, picco di contagio atteso nelle prossime settimane: al momento due casi gravi
In Friuli Venezia Giulia l’influenza avrebbe raggiunto numeri importanti, sarebbero, infatti, ben 75 i casi accertati di cui due classificati come gravi. Stando a quanto riportato da Il Gazzettino, dall’ultimo rapporto Influnet nella regione della Bora, l’incidenza sarebbe di 3,74 casi ogni mille assistiti: ad essere maggiormente colpiti i bambini di età compresa fra gli 0 ed i 4 anni, nonché i giovani adulti tra i 15 ed i 64 anni. Grazie alle vaccinazioni pochi casi tra gli over 65.
Il professor Pierlanfranco D’Agaro, responsabile del laboratorio di virologia dell’Istituto di igiene di Trieste, riporta Il Gazzettino, avrebbe dichiarato: “Quest’anno l’influenza è partita presto, finora abbiamo isolato 11 virus dai 75 campioni pervenuti da medici sentinella e 38 da ospedali, pronto soccorso e day hospital“. Il Dott. D’Agaro avrebbe precisato che il virus maggiormente campionato è il H3/N2, molto aggressivo ed, infatti, causativo della gravità dei due pazienti ricoverati uno all’ospedale di Udine e l’altro a quello di Pordenone. Il Gazzettino precisa che di questi uno era affetto da patologie pregresse e l’altro da patologie respiratorie: sarebbero stati dunque pazienti definibili a rischio. Il Dott. Agaro, in chiosa, avrebbe affermato: “Ancora non sappiamo quale sarà l’evoluzione dei virus, ma il picco è atteso nelle prossime settimane anche se – riporta Il Gazzettino – le vacanza di Natale avranno un effetto ritardante nella fascia pediatrica. L’H3/N2 contenuto nel vaccino non è del tutto identico a quello che sta circolando” anche se al momento la scarsa registrazione di casi negli anziani pare sia proprio dettato dalla sua inoculazione negli over 65.

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