
Dieta fodmap contro la sindrome del colon irritabile: si tratta di un regime ferreo che in 4 settimane promette risultati interessanti.
La dieta fodmap è un regime alimentare che prevede l’esclusione per un certo periodo di alcuni cibi che parrebbero provocare fermentazione.
Il nome Fodmap è dovuto all’acronimo inglese che sta per oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli.
Questi composti sono contenuti in alimenti quali grano, cereali, carciofi, broccoli, cavoli, funghi, piselli, cipolle e aglio, mele, albicocche, ciliegie, fichi, mango, pere, pesche, prugne e anguria.
Sono carboidrati alimentari a catena corta che non essendo assorbiti dall’intestino tenue, quando giungono nel crasso subiscono un processo di fermentazione ad opera dei batteri intestinali che li digeriscono producendo alcuni gas come idrogeno e metano ed altri prodotti del metabolismo batterico.
Secondo il Professor Samir Sukkar Resp.le U.O.D. Dietetica e Nutrizione Clinica del Policlinico San Martino di Genova: «Se in un soggetto sano si tratta di un processo normale che non provoca alcun fastidio, nei pazienti con sindrome del colon irritabile questi alimenti possono indurre i sintomi a causa dell’ipersensibilità viscerale- spiega . – Escludere per sempre questi alimenti dalla propria dieta non risolve il problema, anzi potrebbe aprire la strada a problemi nutrizionali di vario tipo, in quanto molti di essi facilitano la crescita di bifidobatteri come il longum che è particolarmente utile. L’approccio Fodmap ovvero l’esclusione temporale di questi alimenti deve essere limitata a un periodo di 4 settimane utilizzando alimenti che non ne contengono come ad esempio cereali senza glutine, patate , riso , latte di mandorla o di soia anziché latte vaccino , verdura a basso contenuto di fruttani ( melanzane, finocchi), frutta con basso contenuto in fruttani (arancia , ananas, fragole , Kiwi) ha invece un utilità documentata da numerosi trial».
La Fodmap prevede una iniziale esclusione e solo successivamnete la reintroduzione progressiva degli alimenti della dieta del soggetto così da individuare quelli capaci di scatenare i sintomi.
La Fodmap va impostata e seguita sotto stretto controllo medico e richiede anche molta collaborazione da parte del paziente.
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La fodmap può essere una risposta per la sindrome del colon irritabile
La sindrome dell’ intestino irritabile (IBS, Irritable bowel syndrome in inglese) è un disordine funzionale dell’ apparato gastrointestinale che può comportare crampi, dolori addominali, nausea, stitichezza o al contrario diarrea.
I farmaci agiscono per lo più sui sintomi e non sulle cause.
Inoltre le fibre possono peggiorare la sintomatologia dell’IBS. Infatti, i cibi ricchi di fibre come frutta, verdura e cibi integrali innescano un processo di iperfermentazione da parte dei batteri residenti nel colon, con produzione di gas responsabili della distensione e del dolore addominale.
La Fodmap può essere una risposta.
