
MotoGP, Quartararo sfida Bagnaia per il titolo di best rookie
Nella stagione MotoGP 2019 quattro nuovi arrivati lottano per il titolo di “Rookie of the Year”. Dopo due gare, Fabio Quartararo, con otto punti finora, è in testa e avrebbe potuti averne di più se non avesse fatto spegnere la sua Yamaha in griglia a Losail, costringendolo a iniziare la gara dalla pit-lane. A pari punti (8) c’è lo spagnolo della Suzuki Joan Mir, seguiti da Miguel Oliveira (Tech-3-KTM) con 5 punti e Francesco Bagnaia (Pramac-Ducati) a quota 2.
A deludere un po’ le aspettative dopo le prime due gare è pecco Bagnaia, in sella alla Ducati Desmosedici GP18, con cui aveva particolarmente brillato nei test invernali. Ma ad incidere sulla sua classifica è la rottura alare in Qatar che lo ha costretto a chiudere il suo primo Gran Premio in MotoGP con largo anticipo. Invece Fabio Quartararo è finora il miglior debuttante e sembra il favorito per il titolo di “Rookie of the year”. “È una specie di mini-campionato. L’anno scorso, Miguel e Bagnaia si sono contesi il titolo in Moto2. Joan ha vinto il campionato del mondo due anni fa in Moto3. Dopo di che ha avuto un’incredibile stagione in Moto2”.
Quartararo e Bagnaia i favoriti per il titolo di best rookie
Ora tutti e quattro sono tornati in MotoGP e hanno vissuto alti e bassi nelle prime due gare. Peccato che Fabio Quartararo abbia lamentato qualche problema di stress nel pregara che lo ha portato a sbagliare spegnendo la M1 in griglia. “Potevo solo attaccare, recuperare e vedere quanto sarebbero resistite le gomme verso la fine della gara”, ha detto il francese a Motogp.com. In Argentina ha impressionato con un ottavo posto ed è stato il miglior esordiente, mentre anche Oliveira (11°) e Bagnaia (14°) hanno collezionato i loro primi punti in classe regina.
In qualità di Campione del Mondo in carica della Moto2, il pilota della Pramac è entrato in gara come favorito per il titolo di best rookie, ma si è presto accorto di dover affrontare una dura competizione. Per adesso resta un po’ fuori dai giochi il portoghese Oliveira, con una KTM ancora in netta inferiorità rispetto a Ducati e Yamaha. “Se la KTM fosse a un livello comparabile, allora Miguel sarebbe sicuramente nella nostra zona”, ha ammesso Bagnaia, che è già alla ricerca di un buon feeling con le gomme, chiave del successo in MotoGP. “E’ molto importante avere la giusta strategia. A volte questo significa essere cauti nei primi giri per preservare le gomme”. Non è però la strategia utilizzata da Marc Marquez a Rio Hondo…