
Consapevole tuttavia dei problemi di affidabilità dell’unità giapponese mostrati non solo dal 2015 al 2017 con la McLaren, ma pure lo scorso anno con la sorella minore Toro Rosso, l’ex driver di Graz ha riconosciuto: “E’ probabile che dovremo utilizzare più delle 3 PU regolamentari, lo sappiamo, ma se sapremo scegliere le piste giuste per le sostituzioni saremo in grado di recuperare posizioni nel giro di poche tornate”.
Infine rispondendo a coloro che hanno descritto la Red Bull come piagnona, Marko ha concluso secco e come al solito poco lusinghiero verso il fornitore di Viry: “Sin dall’inizio del mondiale eravamo nella categoria B. Ci mancavano almeno 70 cv in qualifica. In gara, a seconda dei tracciati, la media era di un gap di 40 cv e le informazioni in nostro possesso dimostravano chiaramente quanto lasciavamo in rettilineo e quanto guadagnavamo in curva. Nel confronto diretto con la Ferrari al picco della sua potenza, la differenza era ancora maggiore“.
Chiara Rainis