
La richiesta del prefetto di Avellino ha quasi dell’incredibile, eppure succede anche questo, anche se molto probabilmente si tratta di una provocazione per aprire un lungo e serio dibattito in materia. Carlo Sessa ha comunicato alle forze dell’ordine di “non ritirare più i permessi di guida con tasso alcolemico da 0,8 a 1,5”.
Il motivo è presto detto nel documento inviato a tutte le forze di polizia della provincia di Avellino: “E’ inutile ritirare la patente a chi guida ubriaco, i giudici la ridanno subito”.
Ma la richiesta del prefetto irpino ha suscitato le proteste di diverse associazioni e degli agenti stessi. L’Asaps, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, ha pubblicato una nota sul proprio sito per criticare la decisione del prefetto Sessa: “Già siamo di fronte alla demolizione sistematica dell’uso dell’etilometro da parte dei GdP che annullano per umidità nell’aria oltre il 90%, per troppo freddo, per mancata revisione, se la moglie ha una lavanderia per i gas inspirati, per uso del colluttorio, se sei diabetico ecc. Ora ci si mettono pure i prefetti a cambiare d’imperio le leggi e il CdS”.
Si ricorda che il prefetto ha il potere della sospensione amministrativa della patente, in attesa che quella penale faccia il suo corso, che a volte può richiedere anche due anni di tempo. Stavolta il prefetto di Avellino non solo non vuole prendersi la responsabilità di ritirare la patente a chi viene beccato ubriaco alla guida, ma dà un duro colpo a chi cerca di tenere la situazione sotto controllo a gran fatica.