L’incendio non ha coinvolto i banchi di accettazione e gli strumenti operativi per la sicurezza, a cominciare dai metal detector, mentre sono andate distrutte alcune cabine di controllo passaporti e un’ampia area del terminal 3, oltre a molti negozi Duty Free, come riferito dai vigili del fuoco.
Le cause del rogo non sarebbero ancora state accertate ma si pensa che la scintilla sia scoppiata a causa di un malfunzionamento di un quadro elettrico, mentre secondo altri le fiamme sarebbero divampate dal bar ‘Gustavo’. Chiuse anche le strade circostanti lo scalo, compresa la linea ferroviaria che collega Fiumicino a Roma.
“Quando ci siamo accorti del fumo – racconta un testimone al ‘Corriere della Sera – era mezzanotte ed il terminal era già bloccato, così come il 2. Fuori c’erano polizia, vigili del fuoco e una quarantina di passeggeri. C’era una nebbia fittissima. Secondo quanto ci hanno raccontato, le fiamme si sarebbero sviluppate da un ristorante del Terminal 3”.