CRISI GIAPPONE – Dopo il terremoto tsunami dell’11 marzo scorso, e la conseguente emergenza nucleare che ha costretto all’evacuazione della zona intorno alla centrale di Fukushima, l’industria automobilistica, e non solo, fatica a riprendersi. La casa motoristica Nissan e’ pronta a riprendere le operazioni nei suoi impianti in Giappone per metà mese in base alla consegna dei componenti, sia pure a livelli produttivi del 50% rispetto a quelli precedenti al sisma. Nissan rassicura comunque che continuera’ a ”fornire il supporto necessario ai fornitori per garantire il rapido recupero a livelli normali’‘. Gli stabilimenti di Oppama e Nissan Shatai ripartiranno l’11 aprile e quelli di Kyushu e Nissan Shatai Kyushu il 13 aprile. Le strutture di Tochigi e Iwaki, invece, saranno operative dal 18 aprile, mentre e’ gia’ in funzione la fabbrica di Yokohama.
Sul versante Toyota, invece, il numero uno della casa automobilistica, Akio Toyoda, dichiara che tutte le attività riprenderanno dal 18 aprile, anche negli stabilimenti delle prefetture di Iwate e Miyagi, i più duramente colpiti dal doppio tragico evento.
Redazione