FORMULA UNO¬†– Su di giri, anche se l¬¥elicottero lo ha fatto tribolare e ha ritardato il suo arrivo da Bologna. Montezemolo voleva incontrare la sua Ferrari, per ricordare ¬´che quest¬¥anno bisogna partire forte, affidabilit√† e prestazioni, vincere subito, perch√© nel 2010 non abbiamo perso il Mondiale ad Abu Dhabi, ma per colpa di un pessimo girone d¬¥andata¬ª e per ribadire ¬´che gli avversari sono tutti temibili, questo campionato per via delle nuove regole sar√† apertissimo, ma a vincere dobbiamo essere noi¬ª. √à qui per confessare Alonso e capire se davvero ha cos√¨ fiducia nella nuova macchina, per constatare di persona che Massa non √® grasso, ¬´lo avevo visto in tv e mi ero spaventato, ma forse nella testa continuo ad avere suo fratello, quello che ha guidato la macchina l¬¥anno scorso, Felipe no, √® tirato a lucido¬ª. Aveva voglia, il presidente, di Formula 1 e non si √® sottratto a un blitz che sta diventando una tradizione. Incontri, interviste, pranzo e anche un rapido saluto con Valentino Rossi, ¬´che potr√† guidare la nostra macchina quando vuole, ma ora ha voglia di vincere da italiano su una moto italiana¬ª.
Fra le smanie anche una piccata risposta alla Red Bull, che aveva accusato la Ferrari di voler rubare tutti i suoi tecnici, quel box che ha portato la giovane scuderia al primo storico titolo iridato. La Red Bull ha tuonato, Montezemolo replica: «Ci sono squadre che devono imparare a vincere. Capisco che la prima volta non è facile, ma non basta primeggiare in pista, bisogna farlo anche nei comportamenti». Impari a vincere, la scuderia austriaca, chiaro il messaggio, e lasci stare Maranello, che ai rivali ha strappato solo un tecnico: «Quando avranno vinto il 10% di quel che ha conquistato la Ferrari, inizieremo a rispondere. Per ora lasciamo perdere». Meglio concentrarsi sul Mondiale che verrà. Senza dimenticare Abu Dhabi. «Di notte mi sveglio ancora con gli incubi e rivedo quella gara. Però Alonso ha ragione, bisogna guardare avanti. Come può aver ragione nell´indicare in Schumacher l´avversario più pericoloso. Michael fa parte del mio cuore e conosco bene il suo valore, perché il meglio lo ha dato con noi. Comunque dei rivali m´interessa poco, l´importante è che a lottare per il titolo ci siano Alonso e Massa». Quanto a Roma, ribadita la tesi Ferrari: «Non ho bocciato niente. Ma l´Italia non può avere due gp e Monza ha un ruolo storico».
Chi non potrà dare fastidio in pista ai ferraristi è Valentino Rossi. Lui ha altre trincee, fronte moto, battaglie che in questi giorni hanno ricevuto segnali incoraggianti. Ieri ha perso sul ghiaccio (kart e 500) con Alonso, ma alla fine era lo stesso contento: «La spalla non mi ha fatto male, solo un po´ di fastidio per i sussulti con il kart, e non ho provato dolore nemmeno con sci e snowboard. Non facevo niente da due mesi, mi sono riappropriato del mio fisico. Ora ho ancora un po´ di tempo per ritrovare la forma giusta, prima dei test in Malesia. Mi mancherà un po´ di forza, ma credo di essere sulla buona strada». Con ottomila persone che ieri ai margini del laghetto ghiacciato gli hanno fatto capire cosa pretendono: il tetto del mondo con la Ducati.
Repubblica.it